Come coltivare la cannabis off-grid sfruttando l’energia eolica e solare
Il consumo di energia elettrica è oggi divento una preoccupazione significativa per l’agricoltura, quindi influisce anche sulla coltivazione legale della cannabis. La tecnologia off-grid può tuttavia fornire all’industria del settore delle soluzioni alternative molto più ecologiche ed economiche. A tale proposito, vediamo nel dettaglio di quali si tratta e perché vale la pena considerarle per rendere la casa solare e senza gas
Le caratteristiche di coltivazione della cannabis
Oggi non è un segreto che la cannabis sia una pianta incredibilmente assetata di energia. Se infatti si chiede a qualsiasi coltivatore, sarà pronto a sottolineare che la bolletta energetica rappresenta uno dei costi più sostanziali. Le piante di cannabis tra l’altro richiedono luce intensa per gran parte della giornata, e in stato vegetativo ne hanno bisogno di almeno 18 al giorno e 12 quando fioriscono. I coltivatori per far fronte ai recenti costi energetici cercano di trovare soluzioni casa ossia l’ecosistema perfetto per portare a buon fine la coltivazione della pianta. In loro aiuto c’è fortunatamente l’abbandono della rete, ossia la modalità di coltivazione off-grid che prevede lo sfruttamento di fonte energetiche naturali a basso impatto ambientale e a costi ridottissimi.
Coltivare la cannabis con l’energia solare
L’energia solare è una delle migliori opzioni per coltivare la cannabis off-grid. Le operazioni standard infatti richiedono un’incredibile quantità di elettricità per alimentare la struttura, e anche le coltivazioni outdoor utilizzano l’energia elettrica per l’irrigazione e la sicurezza. Da ciò si evince che ha senso sfruttare i pannelli solari per consentire ai coltivatori di diventare elettricamente indipendenti, ammortizzando i costi della bolletta a valori minimi stimabili in circa un quinto. L’approvvigionamento di energia solare avviene tra l’altro grazie a batterie che ne accumulano H 24 e si rivelano nel contempo una preziosa fonte di alimentazione di riserva in caso di interruzione di corrente. Detto ciò, per correttezza d’informazione, va sottolineato che per linee generali un impianto solare più elettricità genera e maggiore sarà il costo di installazione iniziale. Tuttavia, i risparmi si potranno vedere nel lungo periodo. Ad esempio, un sistema di pannelli solari da 3kW sarà più economico da installare, ma non in grado di far guadagnare quanto si potrebbe con uno da 6kW nel corso di 25 anni.
Coltivare la cannabis con l’energia eolica
L’utilizzo della turbina eolica è un’altra ottima opzione off-grid per la coltivazione della cannabis, ed è persino più conveniente rispetto ai pannelli solari. La velocità del vento infatti varia enormemente, quindi un posizionamento corretto è fondamentale per assicurarsi che venga ottenuta energia eolica sufficiente per alimentare una stanza di coltivazione e mantenere le piante di cannabis sane e garantirne una crescita rigogliosa. Tuttavia va aggiunto che trovare una posizione ottimale sulla terra disponibile può essere un ostacolo per i coltivatori, a meno che l’impianto non venga allestito in un suolo ampio e di loro proprietà. Inoltre, poiché le dimensioni delle turbine eoliche attirano l’attenzione la discrezione è difficile da mantenere, e in molti casi anche le autorità comunali intervengono ritenendo le pale deturpanti per l’aspetto paesaggistico del contesto in cui vengono installate. Infine come per i pannelli solari anche le turbine eoliche hanno dei costi di installazione iniziali; infatti, ad esempio sotto i 100 kilowatt possono arrivare fino a 8.000 Euro. Una macchina da 10 kilowatt ossia la dimensione necessaria per alimentare una grande casa, potrebbe invece avere un costo anche di 80.000 Euro o superiore. Le turbine eoliche più piccole quindi ideali per una produzione su scala agricola o residenziale costano complessivamente meno, ma sono più costose per kilowatt di capacità di produzione di energia. Spesso ci sono tuttavia incentivi che possono ridurre drasticamente il costo di un progetto eolico.
