Gli step per iniziare a coltivare cannabis in casa

La cannabis è una pianta molto diffusa in tutto in modo, visto gli effetti ricreativi e anche terapeutici che può apportare al nostro organismo. Mentre in alcuni Paesi è vietata consumarla e coltivarla, in altri è possibile fare ciò, rientrando comunque in specifiche normative, come ad esempio il contenuto massimo di THC. Ma come coltivare indoor la cannabis? Proviamo a scoprire di seguito tutto sulla coltivazione indoor di questa pianta.

Come iniziare a coltivare indoor?

La coltivazione indoor della cannabis non è molto complicata, richiede impegno, attenzione e ovviamente la giusta attrezzatura da procurarsi. Non è necessario alcun manuale di coltivazione cannabis indoor, in quanto gli step da seguire saranno pochi e periodici.
Per coltivare canapa indoor senza dubbio è necessario procurarsi i semi, ricercando la giusta varietà tra le numerose a disposizione. Ognuna ha proprie caratteristiche di coltivazione e ovviamente contenuto di THC differente, pertanto bisogna ricordarsi di rientrare in tutte le normative legali. Alcuni esempi di sempi sono White Widow Automatic, Royal Cookies, Shining Silver Haze ecc.
Piantare indoor richiede poi il giusto spazio di coltivazione, che deve essere il più possibile controllato ed esente da influenze esterne, come gli agenti atmosferici. A riguardo, la coltivazione grow box rappresenta una valida soluzione per creare il microclima perfetto per la canapa, controllando umidità relativa, ventilazione, circolazione dell’aria, temperatura ecc. Sono facilmente acquistabili in varie forme e dimensioni.
Infine, è fondamentale acquistare il giusto terriccio, un substrato che deve essere ricco di nutrienti per le piantine, con un pH tra 6 e 6,8, per fornire le giuste concentrazioni di azoto, fosforo, potassio ecc.

Come coltivare una Femminizzata indoor?

Tra le varie tecniche di coltivazione indoor bisogna distinguere quella per coltivare semi femminilizzati. Permettono di avere una migliore resa in poco tempo, ma è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti. La luce è fondamentale, deve essere di alta qualità e favorire la germogliazione dei semi. Impostare un timer con orari precisi può essere sicuramente di aiuto. Anche il terreno deve essere adeguato, con alcune aggiunte specifiche come la fibra di cocco, la lana di roccia o altri materiali che possono aiutare la coltivazione indoor.
Bisogna fornire sempre e con le giuste dosi l’acqua e i nutrienti durante tutte le fasi della germogliazione dei semi femminilizzati. Per concludere, la marijuana da semi femminilizzati dovrebbe avere alla fine del suo percorso con tricomi e pistilli in quantità, con un colore diverso a seconda della varietà e dello stato di evoluzione.

Quanto si guadagna con un ettaro di canapa?

Solitamente una piantagione indoor di cannabis non è molto grande, considerando gli spazi in casa. Se invece si ha un ampio spazio a disposizione e si decide di investire in questo business producendo canapa di qualità, i guadagni possono sicuramente essere molto interessanti. Secondo alcune stime, infatti, i guadagni provenienti da un ettaro di canapa in un anno sono circa 15.000 euro, per una spesa approssimativa di 6/7000 euro.

Quando piantare la Maria indoor?

La domanda principale che molti si pongono riguardo le colture indoor e soprattutto sulla cannabis è quando appunto è il momento migliore della stagione per piantarla. I semi di canapa sfruttano alla perfezione un clima mediterraneo, pertanto il periodo maggiormente consigliato per piantare i semi va dal 1° aprile al 30 maggio, anche se il momento migliore è solitamente all’inizio di maggio.