
Piante di Maria: quante possono essere coltivate per uso personale?
Coltivare marijuana può essere una scelta molto valida per numerosi appassionati, considerando anche le proprietà terapeutiche di una pianta considerata sorprendente. Molti scelgono di piantare Maria praticamente a domicilio, con la chance di utilizzarla all’occorrenza. Tuttavia, non bisogna eccedere con un uso simile, dato che si rischia di andare incontro a situazioni civili e penali non proprio edificanti.
Con tali premesse, scoprire come coltivare Maria in casa restando sempre nel pieno rispetto delle regole può risultare determinante per ciascun potenziale utente. Non resta altro da fare che verificare la quantità di piante che possono essere detenute a domicilio, con la prospettiva di portare avanti una cannabis coltivazione senza alcuna pecca. Con pochi e semplici passaggi, ogni obiettivo può essere centrato in maniera ottimale.
Quante piante per uso personale?
Come coltivare la marijuana per uso personale consente di restare sempre entro un limite prefissato ed evitare di essere alle prese con qualsiasi contenzioso di una certa entità. A ogni modo, la Corte di Cassazione non ha mai definito una quantità universale e precisa sulla quale focalizzarsi per evitare di subire qualsiasi conseguenza. Tuttavia, se la coltivazione di marijuana è piuttosto contenuta, non sussiste alcun reato di spaccio. Ogni caso va valutato al meglio, ma alcuni parametri facilitano tale compito.
Sono tre gli indici essenziali in base ai quali coltivare erba è consentito senza alcun patema. In primo luogo, l’uso di una tecnica rudimentale è senz’altro più sicuro di un sistema sofisticato, quale l’uso di serre, sistemi di ventilazione e fertilizzanti. Lo stesso discorso è valido per quanto riguarda la cifra esatta delle piante presenti e la porzione di prodotto che può essere prelevata dalla loro coltivazione. È il principio attivo ricavabile che fa la differenza rispetto a quello effettivamente coltivato. A ogni modo, in linea di massima, per coltivare cannabis in casa non bisogna superare il limite di tre piantine.
Quanti grammi di erba per uso personale?
Per restare entro il limite della coltivazione Maria senza sconfinare in una denuncia per spaccio, il parametro sul quale focalizzarsi riguarda la concentrazione di THC contenuta in ciascun estratto. Si tratta della componente psicotropa della cannabis da coltivare e deve essere monitorata al meglio, al fine di evitare qualsiasi inconveniente pratico. Il principio attivo non dovrebbe oltrepassare il grammo e mezzo di THC.
Di conseguenza, facendo un rapido calcolo, è possibile piantare marijuana in casa fino a un massimo di circa 10-15 grammi. Ogni tribunale definisce una soglia da tenere sotto controllo. Naturalmente, chi è in possesso di un reddito più elevato ha la facoltà di spendere una cifra superiore per coltivare e piantare determinate sostanze. Tutto ciò senza tralasciare l’uso di attrezzi collegati a tale opera, dalle pellicole ai coltelli, dai bilancini di precisione a qualsiasi altro arnese.
Quanto si ricava da una pianta di Maria?
Secondo quanto definito dagli esperti in materia, coltivare marijuana può rivelarsi alquanto redditizio. È molto difficile definire un dato preciso in merito, dato che bisogna prestare la massima attenzione alla tipologia della pianta. Ogni esemplare è in grado di procurare fino a un massimo di 1500 grammi di cannabis, ma non mancano i prodotti che non forniscono alcun grammo.
Dalla luce al calore, senza tralasciare la bravura dell’agricoltore, i criteri determinanti sono davvero molteplici. In un metro quadro, chi vuole può portare avanti una coltivazione di Maria in una pianta singola enorme, o anche in oltre 15 piante piccole. Si può ben intendere, quindi, quanto sia difficile effettuare una stima orientativa sul guadagno potenziale.